A cosa serve l’Europa? Ecco i motivi per votare. «Non c’è futuro per i popoli europei se non nell’Unione». Sono parole di Jean Monnet, universalmente considerato il padre della Comunità Economica Europea. Era il 1950. Da allora si è costruito molto, e oggi l’Europa è messa di fronte a nuovi rischi: come si intende affrontarli? L’esito delle elezioni dell’8 e 9 giugno orienterà il futuro dell’Europa, che non potrà mai essere più forte e democratica se metà della popolazione non va a votare. Se guardiamo all’Italia vediamo che nel 2022 l’astensione alle Politiche arriva al 36,1%. I cittadini dunque votano sempre meno, e ancora di meno alle Europee: nel 2019 non va alle urne il 45,5% della popolazione contro il 29% del 2004.
Grandissima Milena Gabanelli che, nel Suo Datatroom, cerca di spiegare il motivo per cui dobbiamo andare a votare.
Conclude poi dicendo: “Certo, le istituzioni europee hanno spesso mostrato debolezza, inciampi e disaccordi al loro interno, ma quando si dice: «dov’è l’Europa, perché non fa di più?» è utile sapere che le decisioni le prende chi alza la mano a Strasburgo e a Bruxelles, non a Roma. E un’Europa più forte passa dal Parlamento Europeo, a condizione che sia legittimato da una forte partecipazione al voto.”
Ma, purtroppo, una domanda mi sorge spontanea:
Che cazzo ci vado a fare a votare se la maggior parte di quelli in lista poi non ci andranno a Strasburgo e a Bruxelles?
Inoltre, pensando ai quei pochi candidati che ci andrebbero, mi scappa la cacca!
Però la Gabanelli è assolutamente da ascoltare!
Come non menzionare il Grandissimo Cecu che mi ripeteva sempre ed in continuazione: Oggi in Culo a Te Domani Pure
Meditiamoci sopra